L’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse presente nella nostra diocesi è uno strumento pastorale in costruzione. L’obiettivo generale è quello di divenire uno strumento a disposizione di tutta la Chiesa locale, per aiutare la comunità cristiana a leggere i bisogni, la loro gravità, le loro cause e a cogliere le dinamiche di gruppo. Si propone, infatti, di offrire alla comunità ecclesiale, elementi di riflessione, per verificare il proprio essere Chiesa con i poveri e per i poveri. E’ uno strumento “storico” che va pensato e adattato alle situazioni concrete, strumento duttile e agile, che va continuamente aggiornato, tenendo conto della propria collocazione nella comunità ecclesiale e civile. Le azioni di osservazione messe in atto dall’ Osservatorio hanno come principale finalità l’informazione e la sensibilizzazione della comunità ecclesiale e civile; si tratta di osservare per animare. L’obiettivo è di rilevare sistematicamente situazioni di povertà, disagio e vulnerabilità sociale, nonché il sistema di risposte messo in atto per contrastarle. Quanto osservato e rilevato è a disposizione della comunità cristiana per l’animazione al suo interno e verso la società civile.
Pertanto la mission dell’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse può essere schematizzata con 4 parole-chiave: Osservare, Comunicare, Coinvolgere, Animare.

Osservare
Lo scopo primario dell’osservatorio diocesano delle povertà e delle risorse, consiste nella rilevazione sistematica delle situazioni di povertà, di disagio, di emarginazione presenti sul territorio e delle loro dinamiche di sviluppo, delle loro possibili evoluzioni e interconnessioni rispetto alle dinamiche sociali, economiche, culturali, demografiche e politiche. Inoltre, l’Osservatorio deve verificare e approfondire l’utilizzo delle risorse e stimolare eventuali proposte di intervento.

Comunicare
In questo senso, i dati raccolti dall’ Osservatorio vanno comunicati e diffusi sul territorio, allo scopo di sensibilizzare e promuovere una maggiore consapevolezza dell’opinione pubblica e della comunità ecclesiale.

Coinvolgere
Nelle varie fasi del lavoro dell’Osservatorio , uno degli scopi da perseguire è quello di coinvolgere la comunità ecclesiale e civile nel processo di ricerca sui problemi sociale e le loro soluzioni, coinvolgendo i diversi attori in un lavoro di “rete”.

Animare
Incoraggiare gli attori territoriali ad un impegno attivo nella risposta ai bisogni rilevati. Ravvivare la sensibilità verso i bisogni, valorizzare le risorse e spenderle per il benessere collettivo. Spronare ad un impegno reale la collettività, rendendola coscienziosa verso le problematiche territoriali e consapevole di esserne parte.

I contributi dell’Osservatorio realizzati negli anni 2006 – 2011

-  Il punto di vista degli adulti sui giovani – I focus Group zonali
La ricerca, realizzata nel corso del 2006, era finalizzata a comprendere il punto di vista degli adulti sui giovani. Nei Focus Group realizzati negli undici paesi della Diocesi sono stati ascoltati 123 “testimoni privilegiati” , persone che vivono a contatto con la realtà giovanile: educatori, carabinieri, vigili, medici, responsabili di associazioni, dirigenti scolastici, presbiteri, assistenti sociali, sindaci, psicologi, giornalisti, responsabili di pubbliche relazioni e gestori di locali notturni. Questa ricerca ha permesso di raccogliere informazioni rilevanti, sulla visione che gli adulti hanno dei giovani sulle carenze (di servizi, proposte, opportunità) che gli adulti notano nei loro paesi e sulle proposte. I Focus Group sono stati realizzati nel mese di gennaio 2006 a Fasano, nel mese di febbraio a Monopoli, Conversano e Rutigliano e nel mese di marzo a Cisternino, Turi, Alberobello, Castellana Grotte, Putignano e Polignano. I risultati sono stati pubblicati in un Report: “In ascolto e al servizio del mondo giovanile”, un’indagine sul mondo giovanile realizzata attraverso un questionario, somministrato ai giovani studenti presenti nelle scuole, ai giovani nubendi, ai docenti di religione cattolica, agli animatori dei giovani e ai presbiteri.

-  Novembre 2008 – 2010, Progetto “In ascolto del mondo dei giovani: fase II”
Realizzato a Monopoli e Rutigliano ha visto i giovani coinvolti in veste di osservatori della realtà sociale. Sono stati utilizzati diversi strumenti di ricerca. I questionari sulle aree di povertà e di disagio, distribuiti nelle scuole e anche agli adulti nelle parrocchie. Le proposte per la città: era possibile scrivere la propria “proposta” su un bigliettino, imbucandolo in forma anonima in una casetta di legno che assumeva la funzione di urna.
I commenti sulla città: attraverso una postazione internet, i giovani potevano esprimere commenti su alcuni luoghi rappresentativi della propria città. Tutti i dati sono stati analizzati dall’equipe dell’Osservatorio diocesano e sono stati offerti alla comunità civile ed ecclesiale, con la pubblicazione del Report: “Il contributo dei giovani per il bene comune. Rapporto sulle povertà a Monopoli e Rutigliano.

- Progetto “Convivialità delle differenze”
E’ stata condotta una ricerca sulla presenza degli stranieri nel nostro territorio e sugli atteggiamenti degli italiani verso il complesso mondo dell’immigrazione. Sono stati presi in considerazione i dati provenienti dagli Uffici dell’anagrafe e dalle scuole di tutti i paesi della Diocesi; sono stati interpellati i ragazzi della V elementare e di terza media di Polignano a Mare e di Noci; è stato analizzato il modo in cui la stampa locale affronta il fenomeno dell’immigrazione. I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati nel Report: “Benvenuti in Italia fratello immigrato. Rapporto sull’immigrazione in Diocesi”.

-  Lettura delle povertà presenti in Diocesi, rilevata attraverso i Centri di Ascolto Zonali di Rutigliano, Monopoli, Noci, Alberobello, Conversano e Polignano a Mare e presenta i bisogni e le richieste provenienti da 515 persone, di cui 416 italiani e 99 stranieri.

-  Lettura della popolazione diocesana e del mondo degli immigrati presenti in diocesi
La popolazione diocesana nel corso del 2010 è aumentata di sole 1162 persone passando da 223004 a 224166; di questa popolazione 6076 sono gli immigrati diocesani presenti in mezzo a noi al 31 dicembre 2010; sono 824 in più rispetto all’inizio del 2010. Vengono soprattutto dall’Albania ma anche dalla Romania, Georgia, Cina, Polonia e dal Marocco.

-  Mappa delle risorse
Ricerca di tutte quelle che sono le risorse presenti sul territorio della nostra Diocesi. Raccoglie più di 1570 associazioni, istituzioni, scuole suddivise in aree prestabilite, quali ambiente, culturale, formazione, lavoro, mass media, mondialità, pubblica amministrazione, pubblica sicurezza, religiosa, ricreativa, sanitaria, socio assistenziale, sportiva e turismo.

-  Elaborazione dati Ospo
OsPo è uno strumento a disposizione delle Caritas diocesane, promosso da Caritas Italiana e realizzato dalla società “Rescoop” di Bologna. Il software può raccogliere i dati relativi agli utenti dei Centri di ascolto, dei Centri residenziali e informazioni inerenti alla mappatura delle risorse.
La sezione principale del software, è quella relativa ai Centri di ascolto, che permette l’archiviazione e l’analisi delle informazioni relative alle persone che ad essi si rivolgono.